venerdì 1 ottobre 2010

Lavori e vuoi laurearti?

Il marketing di CEPU dovrebbe allinearsi ai tempi che corrono, perché il rischio è di sembrare fuori dal tempo. La frase di aggancio Lavori e vuoi laurearti?, in periodo di crisi economica, mette quasi i brividi.

Sono troppi i ragazzi che sono laureati e vorrebbero lavorare...
 

giovedì 30 settembre 2010

Il ciclismo al capolinea.

Viaggiano veloci gli uomini sui pedali. Sempre più veloci. Si alzano in salita e spingono in discesa. Volano in pianura e strabiliano in volata. Come schegge impazzite mulinano le gambe sulle strade di tutta Europa e del mondo. Fermiamoli!

Se davvero le accuse per doping a Lance Armostrong, vincitore di 7 Tour de France, chiuderanno il cerchio prima della prescrizione, allora saremo davvero alla fine. Fine dell'illusione che uno sport di pura fatica possa essere pulito. Probabilmente non lo è mai stato, non lo è di certo ora, e non lo sarà nemmeno in futuro.

martedì 21 settembre 2010

Tuttocittà

Il Tuttocittà è stato per anni un compagno inseparabile per l'automobilista, il motociclista o anche il semplice pedone che si muove in una grande città.
Ora il simpatico e prezioso fascicoletto ci osserva sconsolato e ingiallito dalla tasca della portiera dell'auto, sperando di tornare di nuovo utile in qualche occasione.

E quando questa occasione capita, ci accorgiamo del vero motivo per il quale siamo felici che sia diventato obsoleto. Non è l'interattività che gli manca, e nemmeno una facile consultabilità. Non è un problema di praticità o di non sapere dove metterlo.
 No. Il suo vero problema è che quando cerchiamo una destinazione, questa si trova sempre esattamente a cavallo di due mappe, magari a distanza di 5 pagine una dall'altra. Dannazione!

lunedì 20 settembre 2010

Diamoci dei limiti.

Tutti noi siamo in grado di cavarcela su più fronti nella vita di tutti i giorni: cinema, musica, web, idraulica, giardinaggio, calcio. Ma si parla appunto di cavarsela, non tanto di più. 

Quindi non si capisce come possa il ministro Bondi affermare: Siccome i finanziamenti sono dello Stato, d'ora in poi intendo mettere becco anche nella scelta dei membri della giuria del Festival di Venezia.

Caro Sandro, forse un'ulteriore commissione governativa per scegliere i membri della giuria di un - seppur importante - festival cinematografico sarebbe inaccettabile, però pensiamoci bene prima di parlare. Qualcuno potrebbe credere che tu l'abbia detto seriamente...

martedì 24 agosto 2010

Come Quando Fuori Piove

Stasera ho guardato un documentario sulle Autobahn tedesche, le uniche strade in Europa (probabilmente al mondo) nelle quali è possibile ammazzarsi alla velocità preferita in maniera del tutto legale.

Pare essere in vigore un tacito ordinamento di casta che in confronto l'India è democratica (lo so che ufficialmente è una Repubblica, ma ci siamo capiti) e Fra Cristoforo un bonaccione che lascia il passo.

Le auto di un marchio devono lasciare strada a quelle "superiori" secondo questo rigido ordinamento:
  1. Volkswagen
  2. Audi
  3. Bmw
  4. Mercedes
  5. Porsche
Pensavo che essere tedeschi fosse già difficile per via dell'alimentazione un filo pesante...

lunedì 23 agosto 2010

Società dei servizi.

C'è che viviamo nella società dei servizi (il famoso terziario che già alle elementari 25 anni fa ne sentivo parlare). Eppure il "servizio" è la parte di attività di una società che si tenta di tagliare, smussare, limare, esternalizzare, cagare il meno possibile. Fino ad ottenere un servizio scadente. Quasi offensivo. Ma tanto ci siamo già abituati.

[1]: Emmebi

venerdì 20 agosto 2010

Mi riprometto...

Capodanno e Ferragosto sono i due momenti in cui si fanno promesse e si prendono impegni con se stessi.

Questi i miei piccoli (ma solenni) impegni:

- lasciar stare le mie povere unghie.
- frequentare con più assiduità la palestra.
- guardare più film (diminuendo le serie tv).

Da rileggere il primo gennaio.

sabato 31 luglio 2010

Notte bianca iPhone 4

L'agognato iPhone 4 è finalmente nelle abbienti mani di chi ha potuto e voluto acquistarlo (video della Notte Bianca a Carugate). Ed è una sconfitta.

La sconfitta del software che perde ancora rispetto all'hardware, bramato e agognato, che necessita di file e di assembramenti per essere acquistato.

La sconfitta di Internet e dei suoi servizi rispetto a un oggetto che ne stravolge i canoni creando applicazioni chiuse che replicano il funzionamento e la user experience dei rispettivi siti.

La sconfitta del nerd rispetto al marketing, per uno smartphone che come feature più innovativa, da sbattere in homepage e nelle newsletter commerciali, sceglie la videochiamata. 

Peccato, perché il telefono in sè non è neanche male.

lunedì 26 luglio 2010

Interessi permanenti

Lord Palmerston fu per due volte Primo Ministro britannico nell'Ottocento. Gli si attribuisce questa frase: "La Gran Bretagna non ha alleati permanenti; ha interessi permanenti." Immagino che sia così per tutti in molti frangenti ogni giorno.

mercoledì 14 luglio 2010

Scudo fiscale

Con lo scudo fiscale si è giocato sporco. Ma è stato messo qualche punto fermo. E da qualche parte bisogna pur cominciare.

domenica 11 luglio 2010

Nelle aziende lavorano persone. Anche in Google.

Anzi, specialmente in Google! Seguendo assiduamente i blog ufficiali che Google ha per ogni suo servizio (YouTube, Gmail, Google Docs, ecc.) e tramite i quali ne annuncia le novità implementate, emerge una costante: le nuove feature inserite sono spesso il risultato di un'esigenza che il programmatore ha nella sua vita privata.

L'ultimo esempio riguarda l'utilizzo della videochat integrata in Gmail. Il post è questo. La nonna vorrebbe rimanere in contatto con la famiglia usando la videochat, ma non sa come attivarla. Detto fatto. Prodotti un video introduttivo, una guida stampabile e un concorso per le 100 migliori foto inviate. Chicca finale: nel premio è contenuta una videocassetta VHS con il video in questione, perché si sa che le persone anziane hanno ancora in casa un videoregistratore! Splendido.

Dare spazio alle persone, alla loro creatività e ai loro bisogni è quindi un valore aggiunto per un'azienda. E se lo fanno in Google, perché non possiamo farlo anche noi?


sabato 10 luglio 2010

Software ready to use "out of the box"

Ogni giorno mi convinco sempre più che, per far esprimere al meglio le potenzialità di in software (o di un sito Internet alzando in po' lo sguardo) è necessario che la sua interfaccia rappresenti già il meglio che può offrire.

Perché gli utenti sono pigri, fastidiosamente pigri, così pigri da non cercare neanche per 2 minuti il modo di risolvere un intoppo da soli.

E a nulla valgono le infinite possibilità di personalizzazione offerte: tutto il meglio dev'essere già lì, a disposizione.

Quindi, a noi tutti che lavoriamo nel campo del software, dell'hardware e del web, diamoci da fare per rendere immediatamente fruibili i nostri prodotti. A tutti, non solo ai nostri simili.

mercoledì 7 luglio 2010

Lotta, spingi...

Si lotta, ci si spreme le meningi, ci si incazza, alle volte si inizia presto e altre si finisce tardi, si cerca uno spiraglio per farsi notare o si svicola per non prendersi tropo sul serio.

Il lavoro è una lotta, ma, se si è fortunati, si viene ache premiati.

Come dice l'editoriale di Wired di questo mese:
- Papà è vero che alla fine i buoni vincono sempre?
- È vero, amore, anche se a volte per la fine bisogna aspettare un po'.

martedì 6 luglio 2010

Oggi ho incontrato...

Stamattina assonnato davanti al mio display da 3,5" a guardare un film mediocre, Duplicity, con Julia Roberts e Clive Owen. a un certo punto alzo lo sguardo e mi trovo davanti... Julia Roberts. Però giovane e bella. Insomma, non era lei ma una sua bella copia.


mercoledì 30 giugno 2010

Traduciamo la lingua di Internet

Repubblica lancia un'iniziativa con la quale chiede ai lettori di tradurre in italiano 5 termini inglesi legate al linguaggio Internet:

  • Blog
  • Chat
  • Newsletter
  • Provider
  • Spamming
I vincitori porteranno a casa un dizionario d'italiano e uno d'inglese.
Lo so quello che state pensando: è una cosa che non ha senso sotto il profilo linguistico e culturale. Prendendolo però alla stregua di gioco enigmistico diventa una prova d'ingegno divertente da affrontare.

lunedì 28 giugno 2010

Piroso "ci stava dentro"


Prendo spunto da questa interessante vignetta di TvBlog per dire che mi spiace davvero per l'uscita di scena di Piroso da La7. Spesso troppo auto-referenziale e affascinato da temi troppo specifici (innumerevoli le trasmissioni dedicate al terrorismo degli anni '70), ma professionista... come si dice... preparato. E poi finalmente un volto nuovo.

Mentana non poteva accettare di entrare nella Redazione come semplice giornalista lasciando a Piroso il ruolo nel quale lavora, bene, da anni? Oppure ormai la sua statura è tale che non può più accettare ridimensionamenti? Peccato, sarebbero stati una splendida coppia.

domenica 27 giugno 2010

Gli italiani e le case di proprietà

Sembra incredibile, ma quando si ha intenzione di dimostrare o sostenere una propria tesi, qualunque sia, il modo migliore per anestetizzare l'uditorio è quello di citare dei numeri. Numeri che, in quanto perfetti e incontrovertibili, non ammettono repliche o insinuazioni.

Le case di proprietà per esempio. Viene spesso ripetuto che oltre l'80% degli italiani vive in una casa di proprietà (per esaltare lo spirito parsimonioso e lungimirante dell'italico popolo). Io sarei propenso a dire il 100%, visto che di qualcuno la casa deve pur essere.

Ma vediamo perché mi insospettisce questo dato:

  • In quel misero 20% rimanente devono essere inclusi tutti i proprietari di seconde case, tutti il patrimonio immobiliare degli istituti pubblici e privati e tutte le proprietà ecclesiastiche. A me sembra che tutta questa gente ci stia stretta.
  • L'80% include sicuramente almeno una metà di proprietari di case con il mutuo acceso, quindi non propriamente proprietari.
Quindi come la mettiamo? Ci convince davvero quell'80% sbandierato con vigore?

sabato 26 giugno 2010

U2: che lavoro in regia!

Mentre guardo il terzetto di canzoni d'attacco del DVD "U2 360 At The Rose Bowl" non posso che ammirare lo splendido lavoro fatto in regia. Ce ne sono volute parecchie di telecamere e di lavoro al montaggio per far sembrare vivi quei 4 ragazzotti precocemente invecchiati che passeggiano su quell'enorme palco.

E la cosa davvero impressionante è che malgrado tutto questo lavoro… non ci sia o riusciti. Il risultato è ancora parecchio scialbo.

domenica 20 giugno 2010

L'evasione fiscale è un problema? Non solo per gli idraulici!

Prendo spunti e argomentazioni da Noise From Amerika che mi trovano molto d'accordo.

  1. La lotta (che di solito è sempre "dura" o "aspra" oppure è semplicemente "lotta" che già indica uno sforzo straordinario: non possiamo chiamarla "procedura" così ci rassereniamo tutti?) all'evasione fiscale dovrebbe uscire dai proclami dei Governi, sia in campagna elettorale, sia in fase di preparazione della manovra economia. Le tasse si devono pagare? Sì. Tutti? Sì. Anche gli idraulici? Beh, qui ho qualche dubbio ma direi di sì. Bon. Le tasse vanno fatte pagare, ieri, oggi, domani (e anche dopodomani l'altro).

  2. Se faccio pagare più tasse agli evasori, in qualche modo modifico la situazione economica generale (meno soldi in nero nelle tasche degli idraulici meno Mercedes vendute, per dire). Interessante l'osservazione sull'inflazione: se io lascio correre la crescita dell'inflazione, spingo automaticamente (e senza colpo ferire) i redditi verso la fascia superiore di aliquota da pagare. Ufficiosamente, come Governo, diciamo che approfitto della situazione restando a guardare.

  3. "Effetto di traslazione delle tasse": ecco che ho trovato un nome a una cosa risaputa ma che non sapevo come esprimere correttamente. Tornando agli idraulici: se li obbligo a pagare le tasse, io consumatore finale non avrò più l'opzione "100 in nero o 130 con la fattura". Avrò semplicemente "130 con fattura". Quindi chi paga la Mercedes all'idraulico? Esatto, io.

sabato 19 giugno 2010

Ci vuole poco a scatenare una risata!

Quante volte abbiamo doppiato un video inserendo parolacce e cambiando la voce ai personaggi? Era facile. si abbassava il volume della Tv e ci si parlava sopra. Il vero problema è che lo sentivano solo noi (perché farlo di fronte agli amici no, non ce la sentivamo). Ora con YouTube tutto è più semplice. E divertente.

Questo è il video di presentazione del nuovo iPhone 4: in pieno stile Apple, cioè magniloquente, supponente e fastidioso (ok, probabilmente esagero).

Questa invece è la parodia, decisamente più interessante... 

venerdì 18 giugno 2010

Dove stiamo andando a finire?

Premesse: uso la prima persona plurale non a caso.

Milano. Metropolitana. Salgo quasi al capolinea, quindi riesco a vincere al Superenalotto (cioè trovo posto per sedermi). Accanto a me il ragazzone tatuato con maglietta senza maniche e occhiali a goccia. Dall'altro lato la signora finta-bionda 40enne tirata a lucido per il pomeriggio di sole da spendere nello shopping.

3... 2... 1... mi annoio ed estraggo il mio iPod touch per guardare il consueto episodio di telefilm (questo al momento).

La finta-bionda estrae quindi il suo iPhone e inizia a giocare con un'applicazione che simula l'accensione dell'accendino sfiorando lo schermo. Una, due, cinque, dieci volte senza stancarsi mai. Dopo l'accendino passa a una torcia.

Il tatuato quindi, per non essere da meno, sfodera il suo smartphone (Nokia, per par condicio) e (giuro!) si mette a sfogliare le foto di un gatto (carino, spero fosse suo) e poi a guardare a tutto volume il video della sua tartaruga che mangia dei fili d'erba.

Il quadro prevedeva quindi noi 3 pirla davanti a schermini da 3 pollici e mezzo a perdere tempo. Altro sintomo della decadenza della civiltà Occidentale. Come dice un mio caro amico: fanno bene a bombardarci.

mercoledì 16 giugno 2010

Correre o star fermi?

Le nostre azioni rischiano di rimanere in sospeso, impantanate in una ricerca spasmodica e quasi fine a se stessa dalla domanda "Potremmo fare così": perché se è giusto cercare di migliorarsi, altrettanto vero è che bisogna decidersi ad agire prima o poi!

L'estremo opposto è la domanda: "Abbiamo sempre fatto così": fermi, immobili, ancorati alle nostre consuete disposizioni e ragionamenti.

E così complicato trovare il giusto mix tra queste due tendenze in egual modo auto-distruttive?

[Inspired by Seth Godin]

domenica 30 maggio 2010

Come mi ricordo le cose

Sarà banale, ma quando mi viene in mente che ho qualcosa da fare il giorno dopo, il metodo migliore che ho trovato consiste semplicemente nel mettere un post-it da qualche parte, preferibilmente in un posto in cui non dovrebbe esserci niente.

Il piano del tavolo, un muro, sulla spalliera del divano: insomma, tutti quei posti di solito sgombri da cianfrusaglie. Funziona. Garantito.

PS: ho appena surgelato dei filetti di platessa e di sogliola che altrimenti sarebbe rimasti nel frigorifero per giorni proprio perché avevo un post-it sulla porta del soggiorno...

domenica 23 maggio 2010

A chi ama la chitarra...

... non posso che consigliare il documentario It Might Get Loud: Jimmy Page, The Edge e Jack White ci parlano del loro rapporto con la loro amante più duratura, la chitarra, e un po' anche della loro storia.

Il filmato è da godere per quello che è, perché il confronto non ha senso, neanche per gioco: di fronte troviamo 3 generazioni diverse ('70, '80, '90 rispettivamente), 3 modi di intendere lo strumento (tecnica, possibilità, energia),  3 nazioni diverse (Inghilterra, Irlanda, Usa), 3 chitarre diverse (Les Paul, Explorer, "plastica").

Insomma, di tutto un po'. Unica, debole, nota di biasimo alla session finale sui titoli di coda: suggestivo, ma davvero banale, il pezzo nato in maniera estemporanea durante la chiacchierata.

venerdì 21 maggio 2010

A noi che ci piace il computer...

Ci basta davvero poco per sorridere. A me per esempio fanno impazzire queste "vignette" di Bill Gates Vs. Steve Jobbs (soprattutto questa):

giovedì 20 maggio 2010

Difendi la tua privacy su Facebook

Ci stiamo tutti arrovellando sulle politiche di privacy quanto meno discutibili che Facebook applica ai dati dei nostri profili. Brusii di disapprovazione condivisibili, ma ci vuole un minuto per sistemare tutto.

Andate a questa pagina http://www.reclaimprivacy.org/, trascinate il pulsante grigio Scan for privacy nella barra dei preferiti, cliccatelo, cliccate sul link della tendina che apparirà e potrete con pochi operazioni proteggere tutto il proteggibili da sguardi indiscreti.

mercoledì 19 maggio 2010

Le scritte in piccolo

Capita a volte di avere un breve lasso di tempo libero da occupare mentre si è in attesa di qualcosa o qualcuno. E di non avere per le mani altro che un giornale o un albo già letto. Così, spulciando tra le righe che normalmente non di leggerebbero mai, ho scoperto che una pagina pubblicitaria intera e a colori costa 24.500 €.

martedì 18 maggio 2010

Espressioni d'altri tempi

Oggi in metropolitana ho sentito una frase che credevo quasi di aver dimenticato. Dialogo fra due ragazze: "Cosa danno stasera in televisione". "Non lo so, non ho guardato".

Non è un dialogo estremamente raro al giorno d'oggi?

venerdì 9 aprile 2010

L'invenzione del compleanno

Cose interessanti che ho scoperto leggendo un articolo sui compleanni:
  • Nel medioevo il tempo che davvero contava era quello del calendario liturgico, non certo quello individuale: ai nuovi dati veniva dato il nome del Santo del giorno e quindi ad essere festeggiato era l'onomastico.
  • Era quindi il "tempo circolare" ad essere interessante, il ripetersi degli eventi dell'anno: pochissimi conoscevano il loro anno di nascita. Solo il giorno.
  • L'età apparente contava più di quella reale: importanti non erano gli anni che avevi, ma quelli che dimostravi.
  • Cinesi, faraoni, greci e romani però festeggiavano il giorno della nascita degli uomini importanti della società.
  • Le candele serviva a rischiarare simbolicamente il cammino del festeggiato.
  • Per il cristianesimo la vera nascita è il giorno del battesimo (questo è riportato sui registri ecclesiastici).
  • Per la chiesa la morte, che apre la via alla vita eterna, è molto più importante della nascita: infatti dei Santi si festeggia il giorno della morte (solitamente del martirio).
  • L'uomo moderno che si emancipa dalla Chiesa riacquista la padronanza del proprio tempo: può ritornare a calcolarlo, accumularlo, farlo tornare lineare, celebrarne le tappe.
  • Goethe istituì l'usanza di mettere le candeline sopra un dolce per i suoi 53 anni nel 1802 (puzza di leggenda metropolitana, ndl)
  • Due insegnanti di scuola materna del Kentucky, Mildred e Patty Hill, nel 1924 compongono Happy Birthday To You.

mercoledì 7 aprile 2010

Google Vs. Facebook

Ben conscio che non esiste alcuna privacy sul Web e che qualsiasi dato io immetto nel flusso di bit viene immediatamente utilizzato, elaborato o manipolato per scopi più o meno leciti, la differenza profonda che fa propendere "la mia personalissima bilancia" (cit.) verso Google piuttosto che Facebook è la possibilità di recuperare i miei dati.

Con questo non intendo che posso riprendermeli e eliminarli da Google piuttosto che da Facebook, ma che se voglio, con un'operazione più o meno complicata, posso recuperarli. Tutte le mie email, tutte le mie chat, tutte i miei buzz sono facilmente recuperabili da Gmail. Con pochi click.

Quello che scrivo su Facebook va inevitabilmente perso. E non lo posso sopportare. Quindi duplico tutto quello che scrivo su Facebook in altri canali che posso tenere sotto controllo.

sabato 3 aprile 2010

È morto Maurizio Mosca

Ciao Maurizio,
te ne sei andato e mancherai un po' a tutti. Non ho vissuto in prima persona i tuoi trascorsi giornalistici degli inizi della tua carriera. Ti ho sempre visto in televisione, dove sembravi sempre un po' fuori posto e con poche cose interessanti da dire.

Ti eri ritagliato un posto da macchietta "sciarpata" amabilmente preso in giro da tutti gli altri ospiti; spero che fosse una maschera e che le spigolature reciproche fossero concordate. Non posso nascondere che, da spettatore, mi sentivo sempre un po' a disagio di fronte alle prese in giro dei tuoi colleghi.

Ciao Maurizio,
stammi meglio.

Problema di date e di... Excel

Con l'avvento del 2010, cioè della doppia cifra nell'anno, ho dovuto aumentare il mio carico di lavoro!

Per scrivere qualsiasi data in Excel tendenzialmente si digitano i numeri della data che poi vengono completati dal programma in gg/mm/aaa. Quindi oggi scriverei 3/4/10 che automaticamente viene corretto nel formato desiderato 03/04/2010.

Fino all'anno scorso quindi scrivevo il giorno, il mese e il 9 per l'anno. Da quest'anno devo scrivere due cifre, cioè 10!

Mi ero abituato troppo bene nei 10 anni precedenti...

lunedì 29 marzo 2010

Beppe Grillo sfonda a sinistra

Buoni risultati per il movimento anti-politico che Grillo ha sostenuto in alcune regioni. Peccato che sarà un 3% destinato a rimanere tale per i prossimi due secoli.

Almeno senza alleanze: ma non ce li vedo proprio Bersani, Grillo e Di Pietro uniti sotto una stessa bandiera. E in fondo è meglio così.


domenica 28 marzo 2010

Una bella mangiata

Sono tanto estraneo ai piaceri del cibo e a questa follia per la culinaria che sembra aver colpito mezzo mondo che, piuttosto che esclamare "che bella mangiata", preferirei potermi adagiare soddisfatto dicendo (in ordine casuale):

- che bella dormita
- che bella serata
- che bella ciu***a
- che bel concerto
- che bel lavoro
- che bel quadro
- che bella mattinata
- che bel film
- che bel disco
- che bel libro
- che bella passeggiata...

E mi fermo perché sono stanco di scrivere, altrimenti potrei continuare ancora a lungo!


mercoledì 24 marzo 2010

Alza(ti) i(n) piedi

Perché quando cammini per la strada, in ufficio o mentre sali le scale strisci costantemente i piedi a terra? Non sei sicuro di te? Non hai voglia di affrontare questa splendida giornata?

Fatti un favore: non succede nulla se scompari per un giorno e ti ritiri in casa a recuperare grinta, energia e motivazione. 

Fino a quando ti sentirai di nuovo sicuro!

sabato 13 marzo 2010

AM Birra e Cucina: recensione

Questa la recensione che ho scritto su Milano Tonight per il locale AM Birra e Cucina nel quale ho cenato ieri sera:

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Invitato da amici a cena ero un po' scettico visti i commenti presenti su questo e altri siti. Devo ricredermi: ottima serata!

Il servizio è stato impeccabile e non è così scontato in un venerdì sera affollato: gentilezza del personale e rapidità di servizio assicurati.

La qualità del cibo è stata ottima: un paio di piccoli antipasti "fritti" e un bel piatto di carne a testa, il tutto condito dalle diverse qualità di pane a disposizione con libero servizio in quantità! Tutto di ottima fattura e, ripeto, servito con celerità.

Il costo è accettabile: in fondo la carne è un alimento costoso in generale, ma qui non si è esagerato. Si sono guadagnati ogni euro che abbiamo pagato.

L'ambiente è tipico della catena e non troppo "caloroso", ma accogliente il giusto. In più l'assenza di musica sparata a volume fastidioso come troppo spesso accade in parecchi locali è un altro punto a favore.

Promosso e consigliato!

Art Garfunkel, sei un maniaco (della precisione)!

Molti amici mi dicono che per alcune cose ho una certa mania di precisione, di catalogazione, di archiviazione sistematica. È vero. Ma ho scoperto che Art Garfunkel, uno dei due del duo Simon And Garfunkel, è anche peggio!
Sul suo sito personale ha pubblicato la lista dei libri che ha letto dal 1968 al 2009, catalogati anno per anno, mese per mese..

giovedì 11 marzo 2010

Non disdegno la parolaccia

Trovo che la parolaccia, o turpiloquio, per dirlo come quelli che ne prendono le distanze, in molti contesti non sia una nota stonata. Tra colleghi in ufficio, tra amici al bar, in un commento a una pagina web: sono molte le situazioni in cui la parolaccia non è fuori luogo. Anzi.

Spesso è un'ulteriore coloritura a disposizione per modulare il discorso, per dargli nuove sfumature, per creare nuove battute che strappano consensi e sorrisi.

Non abusiamone però e caliamole nelle situazioni che crediamo più opportune, perché il rischio è di buttarle sul tavolo fuori luogo. E allora lì si rischia la figuraccia!

sabato 6 marzo 2010

Non c'era via uscita...

Alla fine il Governo ce l'ha fatta: era difficile, se non impossibile, risolvere il problema senza creare malumori. Ma era anche difficile, se non impossibile, lasciar fuori gara il vincitore certo della corsa elettorale in Lombardia.

Nessuna soluzione poteva essere quella giusta, e certamente queste norme interpretative fatte su misura per i casi Lombardia e Lazio (nessuno si permetterà di dire, spero, che un Consiglio dei Ministri svolto alle 22 con l'emissione di un decreto d'urgenza retroattivo sia stato fatto con altra motivazione) non rasserenano il clima.

Però in fondo è giusto così, perché non era pensabile non permettere a milioni di persone di barrare la casella con il nome prescelto. A molti dispiacerà accettare queste manovre "autoritarie", anche all'interno dello stesso PDL, ma non c'era altra scelta.

Mi rimane solo una domanda: se il problema di presentazione delle liste fosse stato a carico di chi oggi è all'opposizione, come si sarebbe risolto il problema? Una risposta credo di averla...

giovedì 4 marzo 2010

Calcio che passione!

Chi non è appassionato di calcio, ma è una considerazione che può valere trasversalmente per tutti coloro che hanno passione per un argomento specifico, non riesce a capire la poesia che il gioco più bello del mondo può regalare. Vediamo se riesco a convincerli.

Riporto un estratto da un libro di racconti sul calcio, Il mio anno preferito a cura di Nick Hornby, e precisamente dal racconto di Chris Pierson dedicato alla stagione del St Alban City 1971/72:

Come ogni altra cosa della vita, le partite che vedevo a St Albans erano spesso prevedibili e a volte tremendamente noiose. Qua e là, però, venivano illuminate da lampi di straordinaria bellezza. In tutto il mondo, ci dicono, in ogni momento ci sono un tot di persone che nascono, muoiono, concepiscono un figlio, oppure si trovano una pistola puntata addosso. A me piace pensare che in ogni istante da qualche parte nel mondo un giocatore dilettante qualsiasi stia segnando un gol straordinario. È successo a chiunque abbia giocato a calcio. In qualche occasione, fosse anche una volta sola, abbiamo spedito la palla in gol da 25 metri, lasciando di sale il portiere, oppure abbiamo incornato il pallone (a occhi chiusi, ovviamente) spedendolo nel sette come una fucilata. Non tutti gli sport offrono questa emozione. Quante volte può capitare, andando alla piscina comunale, che qualcuno batta il record del mondo? Eppure, per la legge delle probabilità, ogni domenica un pancione bolso che passa le giornate al pub segna un gol splendido quanto quelli dell'inarrivabile Pelé e del possente Bobby Charlton. Può accadere ovunque e se si sa aspettare abbastanza succederà praticamente dappertutto. È questo il bello del calcio: qualche momento sublime, molti episodi ridicoli, e tutto ciò che sta nel mezzo tra i due opposti.

venerdì 26 febbraio 2010

Il vero volto del presidenzialismo americano

Troppo spesso ci si riempie la bocca ammiccando verso gli USA come modello da prendere ad esempio per riformare lo Stato italiano secondo un indirizzo presidenzialista. E questo per risolvere in maniera più rapida i problemi dell'Italia, troppo spesso affossati nei gironi danteschi del Parlamento e del Senato. Sembra però abbastanza chiaro che in realtà il vero obiettivo è l'accentramento di maggior potere nelle mani di una persona sola.

Il problema vero è che gli Stati Uniti sono il peggior esempio da portare: in realtà il President americano ha le mani ben legate di fronte alle Camere del Congresso. Forse i nostri politici hanno visto molti film, ma l'immagine di un uomo che arriva, guarda, decide e mette in pratica è lontana dalla realtà.

Un esempio: com'è possibile che Obama, forte di un ampio consenso e ben visto dall'opinione pubblica interna e internazionale non riesca a far approvare una riforma come quella sanitaria che ha l'unico effetto di far del bene al Paese?

Bisogna sforzarsi un po' di più per capire come funziona il mondo. Siamo stanchi di stereotipi buttati sul tavolo per ingannare le persone.

giovedì 18 febbraio 2010

We Are The World 25

Dopo la tragedia che ha investito Haiti il mondo della musica ha fatto quello che fa di solito in queste occasioni (e che in fondo è giusto che faccia: sono cantanti, no?): ha inciso una canzone. E si sono presi il rischio di fare una cover del pezzo "umanitario" per eccellenza, cioè We Are The World.

Alcune considerazioni sparse:
  • mi è piaciuto (ma è da veri ruffiani) lasciare un unico pezzo cantato, e l'inquadratura nel video, della canzone originale: che ve lo dico a fare, il pezzo con Michael Jackson;
  • il parterre intervenuto è di tutto rispetto: bello che ci siano pochi (o nessun?) dinosauri del rock/pop. Il mondo va avanti per fortuna;
  • all'inizio disturbante il pezzo hip-hop inserito: ma in fondo è giusto così, rimaniamo al passo coi tempi;
  • bello l'inserimento di Santana e il settoriale intervento di "unghia azzurra" Orianthi.

martedì 2 febbraio 2010

Lo sviluppo dei videogiochi

Ormai non è più una sorpresa per nessuno: il comparto videogames ha superato quello del cinema considerando il fatturato (anche se quest'anno Avatar spariglierà le carte). La compenetrazione dei due mondi è poi ormai irreversibile e sempre più accentuata (e anche qui tiene banco Avatar come fulgido esempio).

Perché parlo di videogames però? Perché ascoltavo un interessante episodio del podcast Tecnica Arcana e volevo appuntarmi questo pensiero che è emerso in trasmissione.

Lo sviluppo dei prodotti videoludici degli ultimi anni ha seguito due direttrici principali: grafica & intelligenza artificiale.

Mentre sul primo fronte i passi avanti sono stati clamorosi, specialmente sul versante pc rispetto ai prodotti per console, per quel che riguarda le capacità di gioco dei personaggi sintetici (grazie Riccardo Berta per avermi fatto conoscere questa definizione) siamo quasi a un punto fermo. Questo è abbastanza evidente: prendete in mano un qualsiasi videogame e non noterete grosse differenze riguardo a questo aspetto rispetto a 5 anni fa.

Un motivo in effetti c'è: la direzione verso cui punta l'interazione nei giochi è tutta in rete, con giochi, mondi e avventure online. Ergo, giocatori reali, in carne e ossa, intelligenti (beh... nella media almeno). Ed ecco quindi che la necessità di sviluppare avversari sintetici "realistici" è venuta meno (non del tutto ovvio).

Detto così sembra ovvio, ma non ci avevo mai pensato.

mercoledì 13 gennaio 2010

La deferenza verso la Costituzione

La deferenza con la quale tutti si avvicinano alla Costituzione sembra persino eccessiva. Pare che sia stata redatta da esseri umani perfetti incorrotti e incorruttibili. E non parlo solo di quella Italiana, ma anche della ancor più celebrata Costituzione Americana.

Ogni volta che qualcuno dell'attuale Governo (e lungi da me il difenderlo) osa anche solo pronunciarsi per una qualche riforma o ritocco della Costituzione, l'opposizione tutta si alza in coro brandendo la spada.

La Costituzione Italiana è dunque perfetta? Probabilmente no, ma credo che un motivo di fondo per il quale si avvicina molto a in testo sacro ci sia.

Il motivo sta probabilmente in questo: quando si scrive un testo che è praticamente una dichiarazione d'intenti più che un qualcosa di veramente pratico, probabilmente è "semplice" sembrare perfetti.

Si lasciano su carta delle ottime ide: saranno poi problemi dei Governi metterle in pratica nella realtà. Non è facile però scontrarsi con le problematiche del reale cercando di aderire il più possibile alle migliori idee partorite in pieno fervore creativo (e magari in tempi problematici come di solito accade).

Forse una Costituzione più umana sarebbe auspicabile... altro che Repubblica fondata sul lavoro...

domenica 10 gennaio 2010

Siamo quello che abbiamo o quello che siamo?

Stavo guardando Studio Aperto (sì, lo ammetto) con il solito servizio non-informativo sull'argomento del giorno, che non importa quale sia: in questo caso si parlava di Rosarno (interessante l'opinione di Saviano).
La giornalista si aggirava tra le baracche dei lavoratori abbandonate, indicando con voce triste coperte, giacigli di fortuna, fornelli da campo. Ma la frase che ogni volta si ripete quando si ha a che fare con situazioni di degrado è quella che recita vedete, qui dentro c'è tutto quello che ha.

Tutto quello che HA, ma non tutto quello che È. Queste sono persone che in un paio di decenni hanno visto, vissuto, sofferto e gioito (meno) come e quanto in tre delle nostre vite!
Provate ad entrare in contatto con qualcuna di queste persone, anche se non vi piacciono (e non prendete scuse perché ogni giorni si avvicinano sempre di più alle nostre rocche recintate e isolate) e rimarrete sorpresi.

lunedì 4 gennaio 2010

Guitar Hero aiuta a scoprire la musica. (in fondo)



Come molti chitarristi "falliti" anch'io mi sono appassionato alla serie di videogames Guitar Hero (nel mio caso con una Nintendo Wii). Divertimento puro per chi ama, non necessariamente in quest'ordine, la musica rock, i videogiochi e la chitarra elettrica.

Giocando all'edizione dedicata ai Metallica (e suonando il basso), per chi conosce la loro storia musicale, è impossibile non notare i differenti stili dei bassisti che si sono avvicendati negli ultimi 25 anni nella band: Cliff Burton, Jason Newsted e Robert Trujillo.

Ognuno di questi musicisti ha portato all'interno delle linee di basso del gruppo metal di San Francisco il proprio stile e questo appare evidente anche giocando con il videogioco in questione. Non è sorprendente pensare che una seppur spiccia analisi musicale è possibile attraverso l'interazione con una console?