mercoledì 13 gennaio 2010

La deferenza verso la Costituzione

La deferenza con la quale tutti si avvicinano alla Costituzione sembra persino eccessiva. Pare che sia stata redatta da esseri umani perfetti incorrotti e incorruttibili. E non parlo solo di quella Italiana, ma anche della ancor più celebrata Costituzione Americana.

Ogni volta che qualcuno dell'attuale Governo (e lungi da me il difenderlo) osa anche solo pronunciarsi per una qualche riforma o ritocco della Costituzione, l'opposizione tutta si alza in coro brandendo la spada.

La Costituzione Italiana è dunque perfetta? Probabilmente no, ma credo che un motivo di fondo per il quale si avvicina molto a in testo sacro ci sia.

Il motivo sta probabilmente in questo: quando si scrive un testo che è praticamente una dichiarazione d'intenti più che un qualcosa di veramente pratico, probabilmente è "semplice" sembrare perfetti.

Si lasciano su carta delle ottime ide: saranno poi problemi dei Governi metterle in pratica nella realtà. Non è facile però scontrarsi con le problematiche del reale cercando di aderire il più possibile alle migliori idee partorite in pieno fervore creativo (e magari in tempi problematici come di solito accade).

Forse una Costituzione più umana sarebbe auspicabile... altro che Repubblica fondata sul lavoro...

domenica 10 gennaio 2010

Siamo quello che abbiamo o quello che siamo?

Stavo guardando Studio Aperto (sì, lo ammetto) con il solito servizio non-informativo sull'argomento del giorno, che non importa quale sia: in questo caso si parlava di Rosarno (interessante l'opinione di Saviano).
La giornalista si aggirava tra le baracche dei lavoratori abbandonate, indicando con voce triste coperte, giacigli di fortuna, fornelli da campo. Ma la frase che ogni volta si ripete quando si ha a che fare con situazioni di degrado è quella che recita vedete, qui dentro c'è tutto quello che ha.

Tutto quello che HA, ma non tutto quello che È. Queste sono persone che in un paio di decenni hanno visto, vissuto, sofferto e gioito (meno) come e quanto in tre delle nostre vite!
Provate ad entrare in contatto con qualcuna di queste persone, anche se non vi piacciono (e non prendete scuse perché ogni giorni si avvicinano sempre di più alle nostre rocche recintate e isolate) e rimarrete sorpresi.

lunedì 4 gennaio 2010

Guitar Hero aiuta a scoprire la musica. (in fondo)



Come molti chitarristi "falliti" anch'io mi sono appassionato alla serie di videogames Guitar Hero (nel mio caso con una Nintendo Wii). Divertimento puro per chi ama, non necessariamente in quest'ordine, la musica rock, i videogiochi e la chitarra elettrica.

Giocando all'edizione dedicata ai Metallica (e suonando il basso), per chi conosce la loro storia musicale, è impossibile non notare i differenti stili dei bassisti che si sono avvicendati negli ultimi 25 anni nella band: Cliff Burton, Jason Newsted e Robert Trujillo.

Ognuno di questi musicisti ha portato all'interno delle linee di basso del gruppo metal di San Francisco il proprio stile e questo appare evidente anche giocando con il videogioco in questione. Non è sorprendente pensare che una seppur spiccia analisi musicale è possibile attraverso l'interazione con una console?