venerdì 9 aprile 2010

L'invenzione del compleanno

Cose interessanti che ho scoperto leggendo un articolo sui compleanni:
  • Nel medioevo il tempo che davvero contava era quello del calendario liturgico, non certo quello individuale: ai nuovi dati veniva dato il nome del Santo del giorno e quindi ad essere festeggiato era l'onomastico.
  • Era quindi il "tempo circolare" ad essere interessante, il ripetersi degli eventi dell'anno: pochissimi conoscevano il loro anno di nascita. Solo il giorno.
  • L'età apparente contava più di quella reale: importanti non erano gli anni che avevi, ma quelli che dimostravi.
  • Cinesi, faraoni, greci e romani però festeggiavano il giorno della nascita degli uomini importanti della società.
  • Le candele serviva a rischiarare simbolicamente il cammino del festeggiato.
  • Per il cristianesimo la vera nascita è il giorno del battesimo (questo è riportato sui registri ecclesiastici).
  • Per la chiesa la morte, che apre la via alla vita eterna, è molto più importante della nascita: infatti dei Santi si festeggia il giorno della morte (solitamente del martirio).
  • L'uomo moderno che si emancipa dalla Chiesa riacquista la padronanza del proprio tempo: può ritornare a calcolarlo, accumularlo, farlo tornare lineare, celebrarne le tappe.
  • Goethe istituì l'usanza di mettere le candeline sopra un dolce per i suoi 53 anni nel 1802 (puzza di leggenda metropolitana, ndl)
  • Due insegnanti di scuola materna del Kentucky, Mildred e Patty Hill, nel 1924 compongono Happy Birthday To You.