lunedì 25 luglio 2011

Fastweb: hold on

Stamattina è successo di nuovo (per la terza volta in tre anni): il router Wi-Fi di Fastweb ha la maledetta spia rossa che illumina con una luce sinistra il ripostiglio in cui è posizionato.

3 cose da segnalare nella procedura di riparazione - sempre in giornata, quindi complimenti a Fastweb:

  • il servizio clienti risponde al 192.193 ed è gratuito da tutta la rete fissa - che non funziona perché se muore il router non hai modo di usare il telefono - o da cellulare Fastweb - che non ho anche se me lo propongono almeno una volta al mese. Risultato: meno male che ho un lavoro e un ufficio da cui chiamare!

  • per arrivare a parlare con un operatore bisogna superare indenni una giungla fitta di menu e opzioni: quando parte la musichetta d'attesa mentre si aspetta che si liberi qualcuno il messaggio è "rimanete in linea" e "hold on". Mi chiedo: se sono riuscito ad arrivare fin qui con istruzioni in italiano, perché ora mi traduci la frase più semplice in inglese?

  • il nuovo modem-router ha un software e un hardware aggiornato: il precedente permetteva la connessione di massimo 3 apparecchi, questo ne porta fino a 128. Una via di mezzo no? (Cit.)  

venerdì 22 luglio 2011

Gerarchie ecclesiastiche, poi diventa difficile starvi dietro...

E così oggi si sono celebrati i funerali di Mario Cal, manager suicida del San Raffaele di Milano.
Giustamente.

Quattro anni fa non si sono celebrati i funerali di Pier Giorgio Welby, il malato terminale romano suicida.
Ingiustamente.

Gerarchie ecclesiastiche, non è possibile essere così palesemente ipocriti.
Che a un certo punto diventa difficile giustificare proprio tutto.

martedì 19 luglio 2011

È già ora di gettare la spugna?

Per molti di noi la scoperta di aver accumulato scorte di grasso durante il freddo inverno è arrivata, come al solito, in primavera. Quasi tutti ci siamo guardati allo specchio, non ci siamo piaciuti e abbiamo tentato di metterci in riga (rinunciando a un'inutile manciata di calorie al giorno e facendo tre sessioni di mezz'ora di corsa lenta al parco).

Ed ora che per molti di noi si avvicina il momento delle vacanze e, di conseguenza, della temuta prima uscita in costume tiriamo una riga e vediamo il totale: in due mesi di mediocri rinunce abbiamo lasciato sulla bilancia un paio di chili al massimo. Risultato del tutto inadeguato.

Stamattina, per la prima volta, ho sentito due amici che gettavano (già) la spugna, che tiravano (già) i remi in barca, dicendo: "Mi sa che per quest'anno la prova costume è fallita... altra brioche?"

PS: par condicio per le immagini del post.

domenica 17 luglio 2011

Neppure la nuova collezione

Mi piace poco andare a fare acquisti, specialmente per quel che riguarda l'abbigliamento. Ma capita di "averne bisogno" per completare un completo o una divisa o quello che è.

Fatto sta che ieri mi accingo nell'assolato Corso Buenos Aires di Milano, la vera via dello shopping popolare milanese, per l'acquisto di un paio di scarpe. Tutte le vetrine sono tappezzate con la scritta "Saldi".

Per mia sfortuna ho un numero di scarpe decisamente popolare, quindi sperare di trovare qualcosa a prezzo ribassato è pura illusione. E così è stato in un paio di negozi. Dirigo quindi la mia attenzione verso l'angolino piccolo piccolo con la terribile scritta "Nuova collezione" (che significa semplicemente niente sconti).

Chiedo alla commessa il numero 41 per due modelli di scarpe (e lei subito "Questa merce non è in saldo" e io un po' da sbruffone "Lo so"): lei ravana nel retro e poi mi porta le due scatole, di cui una con scarpe diverse da quelle richieste. Le chiedo gentilmente di darmi queste andando a prenderle dall'esposizione. Ah... avevo capito... credevo... vado subito a cercarle...


Morale della vicenda: non avevano il 41 di quel modello. In pieno periodo di saldi sarò stato uno dei 2/3 clienti in tutta Milano che ha provato ad acquistare merce a prezzo pieno. E non ha trovato il numero nemmeno di quello!