giovedì 26 maggio 2011

L'amore nel 2011

Essere innamorati nel 2011 è complicato; non tanto perché sia difficile trovare la persona giusta (anche se è quello che tentano in tutti i modi di farci credere), ma perché esprimere a gesti e parole questo sentimento è sempre più difficile.

Parto con le banalità. Viviamo in un mondo che ci bersaglia di stimoli visivi, sonori e comportamentali continui e sempre diversi da almeno 30 anni, e questo ci mette all’angolo. Ci troviamo annegati in una normalità quotidiana fatta di gesti già visti, frasi già dette, immagini già fissate, scene già vissute.

Come possiamo allora dimostrare alla nostra amata che il sentimento che proviamo è unico? Che non c’entra con gli stereotipi dei quali si è nutrita finora, sempre idealizzati o drammatizzati all’eccesso; che non vuole imitare niente e nessuno, perché noi ci sentiamo unici.

Non mi rimane, forse, che sperare di riuscire a mettere in fila un gesto dopo l’altro, una parola dopo l’altra, un sorriso dopo l’altro, uno sguardo dopo l’altro, fino a formare un flusso continuo e inestricabile di amore che solo lei possa riconoscere.

Perché questa mia vita, da quando ti ho incontrata, è dedicata solo a te.

mercoledì 25 maggio 2011

Twitter: sintesi o censura?

Il social network Twitter permette ai suoi iscritti l’invio di messaggi con una lunghezza massima di 140 caratteri.

Periodicamente emergono opinioni e correnti di pensiero che elogiano questa caratteristica del servizio, di solito mettendo in evidenza come questa limitazione porti in realtà a focalizzare il pensiero, ad allenarci per renderlo sintetico, ad evitare di perdersi in rivoli di parole inutili.

Io mi colloco su un fronte avverso.

Il mio articolo continua su Mondigitali >>>

martedì 24 maggio 2011

Attualizzare le metafore è rischioso

Un paio di domeriche fa c'erano le Prime Comunioni nella Parrocchia del mio quartiere: grande paramento di genitori e nonni e zii e figli inguainati nelle consuete mise improbabili e con acconciature da vergognarsi guardando le foto poche settimane e mesi e anni dopo.

Una delle letture in programma parlava di cammelli. Il parroco, pensando che i bambini milanesi avessero poca confidenza col gobbuto quadrupede, compie un salto e trasporta "armi e bagagli" nel presente.

Quindi chiede ai bambini disposti intorno all'altare: Avete presente un gregge di pecore?
Un coro di: Nooo!
Per niente scoraggiato, il sacedote continua: Alzi la mano chi non ha mai visto un gregge di pecore!
Risultato: una selva di mani in alto.

A questo punto preso dallo sconforto, il prete ha abbandonato ogni pretesa di comprensione e di contatto con la realtà e si è lanciato in metafore metafisiche e spirituali. Come dargli torto?

domenica 22 maggio 2011

Meno pixel per lavorare meglio?

Nell'ultimo paio d'anni le dimensioni degli schermi dei vari dispositivi elettronici sono in preda di una crisi schizofrenica: tv sempre più grandi, computer prima piccoli (netbook) poi grandi (all in one touch), cellulari con schermi sempre più grandi (più di 4"), tablet da 5", 7", 10".

Volendo parlare di "semplici" computer, notebook o desktop che siano, sono giunto alla personale conclusione che recita: "con meno pixel lavoro meglio".

Ho provato soluzioni dual monitor o risoluzione monstre (Full HD) su schermi da 15", ma ho avuto la percezione che lo spazio in più venisse occupato inutilmente da chat, player, barre, widget... insomma, poco o niente di utile.

Sono giunto quindi alla conclusione che, a meno di bisogni specifici per software video o grafici, per un utilizzo consumer/professional redazionale sono più che sufficienti i classici 1280x800 pixel (o simili): in questo modo riesco a concentrarmi su quello che sto facendo dedicandoci la massima attenzione.

mercoledì 18 maggio 2011

Freddure #01

"Conosci l'uomo invisibile?" "Sì, di vista!"

Perché non compro un Mac

Il mercato sta premiando sempre di più i computer con la mela, iMac o MacBook (Pro) che siano, trainati dall'effetto iPhone/iPad/iPod: il numero dei pezzi venduti è in forte crescita, anche se va considerato che la quota di mercato a livello mondiale rimane un miserrimo 1,7%.

Per un appassionato la curiosità di sperimentare un nuovo sistema operativo alternativo a Windows e Linux, OS X,  è forte, ma questi sono i 2 punti che mi fanno desistere:

  • non ho bisogno di un nuovo computer: non se ne parla di spendere < 1.000 € (e nessuno dice che non li valga tutti fino all'ultimo cent) per un computer di cui non ho la minima necessità e che poi dovrò usare per 3/5 anni al di là della soddisfazione sperimentata;

  • non mi permette di fare più cose: per quanto splendide e decantate siano le qualità di questo OS, non mi permette di fare niente in più dei sistemi che già uso; magari meglio, ma niente di più.

Credo che molte persone siano nella mia stessa situazione e che, al di là delle mode e di chi può permetterselo per sfizio, difficilmente Apple tornerà ai fasti consumer degli anni '80 nel mondo dei personal computer.

martedì 17 maggio 2011

Carta igienica. Di quella morbida.

Ci sono pensieri che uno - "pensa" per l'appunto - dovrebbe tenere per sè. Eppure quando la vita ci sorprende con queste piccole scoperte, perché non comunicarle a tutti?

La carta igienica è uno di quegli articoli che finiscono nel mio carrello della spesa a seconda dell'offerta di turno o dello spazio più o meno disponibile (non sempre ho spazio per la mega-confezione da 36 rotoli, per quanto conveniente).

Da oggi però sono un gran sostenitore della carta igienica Tenderly Talco: non l'ho ancora usata, ma solo a prendere in mano il rotolo per sostituirlo nel porta-rotolo mi ha fatto scoprire un nuovo livello di morbidezza. Consigliata!

lunedì 16 maggio 2011

Vincono sempre tutti!

Quello che sta emergendo dai (sempre meno) provvisori risultati elettorali delle elezioni Comunali di Milano, Bologna, Torino e Napoli è un risultato decisamente inaspettato anche dai suoi stessi protagonisti - che poi può vincere o perdere chiunque comunque al ballottaggio.

Ma la cosa che più mi colpisce e mi irrita in queste occasioni, è l'irrefrenabile tentativo di risultare sempre e comunque vincitori: scorporando qui, rimarcando le differenze là, confrontando le condizioni meteo rispetto alla tornata precedente, puntualizzando una cosa e tenendo come ininfluente un'altra.

È esilarante per esempio sentir dire da Rutelli/Casini/Fini che il (pessimo) risultato del 5/6% ottenuto è ottimo e corrisponde a un 10% alle prossime Amministrative del 2013.

lunedì 9 maggio 2011

Come si diventa VP in Apple

La rivista Fortune ha pubblicato un articolo relativo ad Apple e a tutte le sue leggende con cui tutti i blog e siti del mondo sono andati a nozze.

Interessante questo pezzo di "libera traduzione" che riporto da iPhoneItalia sulla differenza che passa tra un vice-presidente e un addetto alle pulizie in Apple:
Parla SJ. La spazzatura dell’ufficio va svuotata regolarmente. Se non viene svuotata chiamo l'inserviente e gli chiedo il motivo. Lui formula una scusa: i lucchetti sono stati cambiati e non ho le nuove chiavi. Questa è una scusa accettabile per chi svuota i cestini da una vita. L'inserviente si limita a spiegare perchè quella cosa non ha funzionato. Il vicepresidente non può farlo. Quando sei un inserviente le ragioni importano. Quando sei qualcuno tra l’inserviente e il CEO le ragioni non importano più. È prendendo coscienza di questa fase che si diventa vicepresidenti.
Questa è una delle poche cose che invidio al mondo anglosassone: l'alto valore che danno alla responsabilità personale.

In Italia non succede. Se una nave ha un incidente la colpa non è mai del comandante. Se un treno deraglia non è mai colpa del capotreno. Se l'economia va a rotoli non è mai colpa del Ministro dell'Economia. Se un sito va male non è mai colpa del webmaster. Se un ponte o un edificio o un palazzo crolla non è mai colpa dell'architetto o dell'impresa costruttrice. È sempre così complicato individuare i responsabili...

Non male la papa-gondola


Dopo la papa-mobile e i papa-boys, termini ormai usati anche dall'Osservatore Romano, non male neanche questa papa-gondola.

domenica 8 maggio 2011

Soldi gratis


Via Livigno, Milano

Il concetto espresso da questo writers è tanto sballato da fare quasi tenerezza. Ed è pure di un certo interesse notare che abbiamo talmente tanti desideri che non sappiamo quale scegliere di invocare a gran voce mentre imbrattiamo il muro di un palazzo. Dateci un sacco di soldi che ci pensiamo noi!

venerdì 6 maggio 2011

Gianpietro Bonaldi - Il mio sindaco! (Parte 2)

Questo post continua il precedente.

Punto 2: obiettivi concreti

L'uso dell'aggettivo "concreto" è ormai pratica invalsa e continuativa di tutto il mondo politico. Ed è un bene in un certo senso, perché lascia trapelare che forse si è compreso che il cittadino vuole votare proposte che riesce a comprendere e che possono essere "misurate" al termine del mandato.

Hai promesso A? A è stato realizzato? Applausi! A non è stato realizzato? Mmm... se vuoi essere rieletto spiegami almeno perché...

Ecco quindi gli "obiettivi concreti" del candidato Gianpietro Bonaldi, Il mio sindaco, presenti sul volantino distribuito. A voi giudicare quanto fumosi siano:

  • Costa Volpino deve tornare protagonista in Comunità Montana: ottimo... ma cosa significa? Qual è la parte concreta di questa promessa? Come faccio a capire se al fine del mandato Gianpietro Bonaldi e la sua giunta meriteranno la riconferma?

  • Taglio alla tassa rifiuti per le fasce di popolazione con maggiori difficoltà: fra tutte le tasse credo che la tassa sui rifiuti sia la meno sentita da chi ha difficoltà. Ma la mia critica è: quali sono le fasce con maggiori difficoltà? Me lo dici subito o più tardi o dopo ancora oppure mai?

  • Raccolta rifiuti con cassonetto e aumento della percentuale di differenziata: aumento di quanto? di quale differenziata? Non ho voglia di tirare a indovinare, perché non viene messo in chiaro l'obiettivo? Basta una riga sul sito internet: oggi è al N% domani arriveremo al N+1%. Mah...

  • Garanzie di Sicurezza e Ordine Pubblico: adesso non è che a Costa Volpino si spara tutte le sere e l'Ordine Pubblico mi pare che più o meno funzioni. Cosa significa questo obiettivo? Cos'ha di concreto?

  • Plesso scolastico unico e manutenzione adeguata alle scuole esistenti:  uff... adeguata... parola poco concreta...

  • Progetto Sponda Nord lago d'Iseo: qui ammetto la mia ignoranza, ma anche qui nessuna indicazione in merito. Che progetto è? Di cosa si tratta? Un link o due righe di spiegazione non farebbero male...

  • Centro diurno per anziani e nuovi servizi alla persona e alle famiglie: Centro diurno da realizzare? Dai, un verbo... E quali sono questi "servizi alla persona e alle famiglie"? Perché uno s'illude che nella politica a corto raggio si riesca a capire qualcosa e a fare promesse chiare e che si possono mantenere?

  • Nuovo centro sportivo calcistico: Costa Volpino ha almeno 10 campi da calcio. Vero, manca un centro di aggregazione centrale, ma la conosciamo tutti la logistica delle nostre frazioni...

  • Ultimazione allargamento strada della Costa e Bossico-Ceratello: finalmente un obiettivo concreto! Peccato sia l'ultimo punto della lista.
Mi dispiace Gianpietro Bonaldi, ma la tua comunicazione non mi ha convinto.

Gianpietro Bonaldi - Il mio sindaco! (Parte 1)

Il 15 e 16 maggio 2011 il Comune di Costa Volpino rinnova la sua giunta. Tra i candidati Gianpietro Bonaldi sotto lo slogan Il mio sindaco!


Questi due post esprimono in parte la mia amarezza nel constatare come la politica, dal Comune al Parlamento, dai giovani ai veterani, si incagli nei soliti errori. Nessuna opinione quindi sulla qualità e il valore dell'impegno politico del candidato, ma parecchi appunti da fare al modo con il quale si presenta al suo elettorato.

Punto 1: Internet

Viviamo nel 2011 e l'esempio dell'utilizzo del web da parte di Obama avrebbe dovuto far riflettere tutti i suoi colleghi. Non si cerca di imitare sempre il più bravo della classe? Magari sì, ma che non costi troppa fatica.

Ecco quindi che il flyer distribuito dal candidato Bonaldi fa sfoggio sulla copertina di un qr code. Accidenti, mi sono detto, che attenzione anche agli elettori "tecnologici"! Invece il sito che sostiene la candidatura, questo http://www.ilmiosindaco.it/, fa cascare le braccia.

Una pagina. La riproposizione della copertina del volantino. Nessuna interazione. Nessun contenuto. Perfino l'indirizzo e-mail non cliccabile.

Basterebbe questo, a me che mi occupo di web, per cambiare idea e votare altrove. Un risultato così scarso, così approssimativo, così chiuso su se stesso, così sfacciato nel mostrare la non competenza del mezzo e delle sue potenzialità, così vuoto di contenuti e di interazione.

E non si tratta di soldi o di tempo, perché gli spazi gratuiti per lavorare sul web senza alcuna competenza sono moltissimi. Si tratta di non aver voglia/tempo di mettersi in gioco sul mezzo più importante e meno costoso a disposizione.

Quindi, se Gianpietro Bonaldi non ha tempo per spiegarmi perché dovrei votarlo... mi sa che non lo voto.

Continua qui.

lunedì 2 maggio 2011

Infografica ti odio!

Ultimamente vanno di gran moda le infografiche, immagini enormi e molto complicate alle quali viene dato il compito di esplicare concetti a volte piuttosto semplici o una manciata di dati su uno specifico argomento.

Mi sembra che, in un mondo, quello web, che si arrovella quotidianamente su come confezionare siti e notizie per il mondo mobile che vive su schermi da 3/4 pollici, sia un grosso controsenso.

E non è che su un portatile la situazione sia poi tanto più comoda. E non è che stampare risolva il problema (almeno su A4).

E tutto il lavoro di SEM e SEO? E tutta la retorica che dobbiamo essere comprensibili ai navigatori dei nostri siti?

Insomma... torniamo a scriverli i contenuti e i numeri, lasciamo da parte le velleità grafiche, rispolveriamo i sacri manuali del web content, accontentiamoci del nostro umile alfabeto, mettiamo di nuovo i nostri concetti tutto"nero su bianco".

Evviva l'HTML!

Obama: tra Gheddafi e Bin Laden

L'annuncio di Obama di stamattina sull'operazione che ha eliminato Bin Laden mette in luce tutta l'ipocrisia di cui sono capaci gli Stati (in generale, non solo questi Uniti) quando si tratta di politica estera.

Riassumendo.
  1. Gli USA sono già stanchi di combattere in Libia.
  2. Pochi giorni dopo la Coalizione NATO, capeggiata da USA/Francia/UK, tenta di far saltare il banco e bombarda la casa del dittatore libico Gheddafi mancandolo di pochissimo.
  3. Dopo pochi giorni viene ucciso Bin Laden, che risiedeva proprio dove tutti hanno sempre ipotizzato, per rendere chiaro a Gheddafi che o se ne va oppure non ci sono problemi a farlo fuori.
  4. (Tengo fuori l'inizio della lunga rincorsa alla campagna elettorale per la rielezione o altri strascichi collegati di natura economica.)
Quindi, caro Barack,  non prendiamoci in giro. Tutto torna.

Ah... dimenticavo... a proposito di ipocrisia... mettere negli stessi 10 minuti di discorso alla nazione "abbiamo uccio Bin Laden" e "che Dio vi benedica, che Dio benedica l'America" mi fa sorgere il dubbio che Obama non sia cristiano. Perché se fosse cristiano qualcuno gli dica che ha sbagliato tutto... chi uccide sbaglia. Sempre. Comunque.