venerdì 25 marzo 2011

La fatica del "rimandare"

Nothing is so fatiguing as the eternal hanging on of an uncompleted task.

[William James]

Verso il cliente, non contro il competitor

Il marketing cambia, così come cambiano le regole dei mercati e ha subìto molte modifiche sostanziali tra cui il passaggio dalla filosofia di voler sconfiggere il concorrente a quella di voler conquistare il cliente. Ecco allora che il cliente, e non più il competitor, diventa il riferimento di tutte le politiche aziendali.

Oggi più che mai conta la capacità di conquistare e fidelizzare i clienti.
Perché, statistiche alla mano, mantenere i contatti con un cliente fedele costa di meno e allo stesso tempo rende di più sul lungo periodo.


[NinjaMarketing]

martedì 22 marzo 2011

I (veri) numeri di Twitter

Il social network Twitter ha compiuto, ieri 21 marzo, 5 anni di vita. La "favola" è quella comune a tanti progetti software di questa seconda bolla di Internet; nascita con finalità diverse, creato da un team di una persona o due al massimo, poche o nessuna ambizione.

Questi sono i numeri ad oggi: 200 milioni di utenti e 140 milioni di tweet al giorno. A me i conti non tornano. Calcolando gli addicted che sparano 30 messaggi al giorno (e resto basso); aggiungendo gli entusiast che non scenderanno sotto i 15; sommando i tiepidi che almeno 3 tweet al giorno li mandano... ne mancano parecchi di utenti attivi.

Diciamo che dei 200 milioni solo 10 milioni sono utenti davvero attivi?

domenica 20 marzo 2011

L'alienazione del videogame

Sono stati rarissimi i momenti della mia vita in cui un videogame mi ha preso tanto da farmici dedicare ogni minuto libero. Ricordo Dig Dug con l'Atari 7800,  Pang con l'Amiga, Out Run con il mio primo computer "compatibile", Colin McRae Rally con la Ps1 e Guitar Hero con la Wii.

Tutto questo per dire che nel mio palazzo c'è qualcuno che gioca a un non meglio definito FPS ad ogni ora del giorno e della notte. Lo sento quando accendo le mie cuffie senza filo e ne capto il segnale: è una campagna militare continua!

venerdì 18 marzo 2011

Tornate a casa!

Io non capisco nulla di politica internazionale (e fosse solo questo...), ma davvero fatico a comprendere il messaggio che viene trasmesso da tutte le nazioni del mondo ai suoi cittadini all'estero quando accade una tragedia. Inevitabilmente il messaggio della Farnesina rivolto ai cittadini italiani residenti nel Paese coinvolto è: Il Governo chiede agli italiani che si trovano in (Giappone) di lasciare il Paese e rientrare in Italia.

Accidenti, sembra mia madre (e sono sicuro che non è la sola) che quando succede qualcosa in auto, sbaglio di strada, traffico indiavolato, ecc. intima a mio padre: Ferma la macchina che voglio scendere.


È questo l'aiuto che possiamo dare? "Lasciate immediatamente la barca che affonda" è davvero l'unica e la migliore strategia possibile?

mercoledì 16 marzo 2011

Voglio imparare l'arabo

La motivazione sembrerà futile, ma sono una persona curiosa, e quindi dico che vorrei imparare l'arabo (o il cinese) soltanto per capire cosa si dicono tutto il giorno al cellulare questi nostri concittadini acquisiti.

Perché parlate tanto? Con chi parlate? Che cosa vi dite? Quali importantissimi fatti vi comunicate sul tram, in metropolitana, per strada, di notte, di giorno, il lunedì e la domenica? Che cosa vi spinge in maniera così sistematica a scambiarvi idee e messaggi?

Curiosità...

martedì 15 marzo 2011

Apple: forma e/o sostanza

Il successo di Apple degli ultimi 3 anni, cioè da quando l'iPhone è diventato il termine di paragone di ogni smartphone presente sul mercato, ha spesso calamitato gli utenti sui fronti opposti, tra chi ritiene i prodotti con la mela tecnologicamente superiori e chi li considera oggetti di design con dei chip dentro.

Come sempre la verità starà da qualche parte tra i due estremi, ma il titolo di un articolo di oggi che recita iPhone 5 rinuncia a NFC, ma iPhone 4 sarà presto bianco mi lascia perplesso, soprattutto perché pubblicato su una testata tecnologica (e che da oggi ha perso per me una bella manciata di autorevolezza). Il riassunto del pezzo è: Apple rinuncia a una delle più promettenti tecnologie del prossimo futuro, ma commercializzerà finalmente la versione bianca del suo smartphone a distanza di 10 mesi dalla presentazione.

Capisco i tentennamenti tecnologici di un'azienda di fronte a una novità non ancora affermata (e sempre che sia vero, ma non è questo il punto qui trattato), ma quando il focus su di un prodotto tecnologico non biasima una scelta anti-innovativa mettendo invece entusiasmo nella possibilità che arrivi un nuovo colore per la scocca del telefono significa che... faremmo bene (noi appassionati di tecnologia) a farci un piccolo esame di conoscenza.

lunedì 14 marzo 2011

Spiegare le opere d'arte

Sono sempre stato dell'idea che un'opera d'arte debba essere spiegata affinchè il destinatario del messaggio possa comprenderlo. Quando però questo succede è immediato il senso di "perdita di fascinazione"dell'opera stessa.

Nella nuovissima e ben attrezzata gallery del Nuovo Niguarda, ospedale di Milano, c'è una serie di teche con opere di scultura moderna di vari autori, tutte a tema con l'ambiente che le ospita.
All'interno della teca è presente un cartiglio che spiega in 10 righe il significato del manufatto.

E quindi ci si ritrova lì imbambolati cercando di capire com'è possibile associare quelle parole a quella forma, perdendo il gusto dell'osservazione pura e disinteressata dell'oggetto esposto.

È una dicotomia difficile da risolvere: osservazione o comprensione? Entrambe direi, ma in tempi diversi: prima l'estasi e poi la ragione.