martedì 22 febbraio 2011

Trovare le parole giuste

Oggi, parlando con una persona, ho usato il termine dolore invece di male e acquistare invece di comprare. L'ho trovato strano, quasi patetico, di certo fuori tempo e fuori epoca.

Mi preoccupo troppo?

lunedì 21 febbraio 2011

Con un deca...

Non so se lo avete notato, ma i tempi sono cambiati! Caspita: avete notato come è semplice far accettare i soldi al distributore automatico del benzinaio?

Ricordo tanti anni fa (diciamo un paio di decenni fa): scendevo dall'auto di mio padre e mi impadronivo del denaro da trasformare in benzina, a scelta tra "verde" e "rossa"; da qui cominciava la lotta con la macchinetta mangiasoldi. Per prima cosa si sceglieva con cura il deca da immolare (e mi pare che fosse possibile usare solo questa banconota), quello meno stropicciato. Poi si cercava il verso giusto in cui inserirlo. Quindi iniziava il balletto: dentro... fuori... dentro... fuori... fino a quando si riusciva a far accettare il soldo.

Ora potete affrontare il distributore con qualsiasi taglio di banconote, nuova o usata, stropicciata o appena prelevata dal Bancomat e tutto fila liscio al primo colpo! Ah, la fame di denaro.

E ovviamente fino a qualche anno fa... niente scontrino di rimborso per errori o rifornimenti parziali. Ricordo le scene il giorno dopo dal benzinaio a convincerlo a farsi ridare i soldi...

venerdì 18 febbraio 2011

Scontri internazionali (di parole)

Ho notato (in ritardo?) un'interessante tendenza della lingua italiana usata dai cantautori (in questi casi rappers/hip-hoppers), che prevede la possibilità di far rimare parole di lingue differenti usando la somiglianza dei suoni.

Il primo esempio è di Caparezza, canzone Fuck The Violenza dall'album ?!:
Abbi pazienza
Fuck the violenza
Put your put your hands up
Fuck the violenza
Tanto se meni o se insulti ti ritrovi al punto di partenza
Fuck the violenza
Il secondo esempio è di Fabri Fibra, canzone 3 parole dall'album Controcultura:
Tre parole
Tu dovresti capirmi
Please believe me
I puristi inorridiranno, ma questo dimostra come il rap/hip-hop sia vera musica di frontiera, anche sul fronte linguistico.

giovedì 17 febbraio 2011

'O sole mio: tramonta appena puoi

Dopo due (mezze) serate passate a guardare Sanremo, anche stasera mi ero apparecchiato davanti al teleschermo pur cosciente che la trasmissione, dedicata al 150° anniversario dell'unificazione italiana, avrebbe corso sull'orlo del precipizio. Ci è caduto subito. E la caduta è stata vertiginosa.

Anna Tatangelo, eliminata dopo la prima serata, per favorire il ripescaggio e farsi benvolere dalle mamme italiane, ha pensato bene di convertire il look dark e la canzone "Bastardo" in un abito bianchissimo e intonando "Mamma". Un doppio salto mortale carpiato all'indietro.

Poi arriva Anna Oxa che mi canta 'O sole mio... con parte del testo in inglese. Non ce l'ho fatta Mi sono trovato costretto a passare al secondo canale per sentire i soliti inutili discorsi.

Pare atteggiamento snob il mio (e in parte lo è), ma non potevo sottrarmi a una serata finalmente "patriottica". Per godermi la versione nostrana delle ammirate esibizioni (bislacche, pacchiane e commerciali) americane.

Radiohead: perché pagare di più?

Il 19 febbraio esce il nuovo album dei Radiohead, The King of Limb, disponibile solo in formato digitale (per ora...) in versione MP3 o WAV: la prima a € 7, la seconda a € 11.

Possiamo osservare un paio di cose: € 11 per un album nuovo di una delle band più apprezzate al mondo dimostra come l'avvento dell'auto-distribuzione "liquida" (mi odio per aver usato queste parole) abbia permesso un abbassamento dei prezzi per i consumatori finali.

La seconda è: ma perché costa (relativamente molto) di più il file in formato non compresso rispetto a quello lossless? Qualcuno potrebbe ipotizzare un costo della banda per il download, ma io resto perplesso.

Il suicidio politico

Io l'ho pensato (e ne ho la registrazione) fin dal primo giorno che quello di Fini era un progetto politico destinato al fallimento.

Come spiegarne quindi la decisione di smarcarsi dal PDL se non per assecondare un puro slancio emotivo? E per un politico di professione è un errore imperdonabile.