domenica 29 gennaio 2012

Abbiamo bisogno di darci una speranza!

Ognuno di noi sceglie uno o più quotidiani da leggere/sfogliare e uno o più settimanali o periodici o mensili da leggere/sfogliare.
Acquistare un mazzo di fogli stampati è sempre stato un modo di classificare le persone, dargli un voto e una connotazione politica.

E così tento di sfogliare quanti più giornali mi capitano ogni giorno sotto tiro (perché lo ammetto, difficilmente vado in edicola ad acquistarli), inorridendo per titoli inammissibili, deprimendomi per l'ennesima inchiesta, andando avanti-veloce sulle pagine che cavalcano l'onda popolare.

C'è invece un magazine snobbato da molti, specialmente negli ambienti più tecnici e social, l'ormai non più giovane Wired, che pur in un tripudio di articoli inutili, riesce a trasmettere carica, energia, voglia di fare, voglia di guardare avanti. Ce n'è un gran bisogno.

Una rivista che apre le porte sul mondo intero, che non risuona solo di discorsi di palazzi del potere e di piazze invase da manifestanti urlanti, che riesce a scovare la piccola storia e la rubrica satirica in grado di divertire e accendere una piccola lampadina nel cervello.

Coscienza che molte cose nel mondo non funzionino l'abbiamo presa in molti, ok? Credo sia venuto il momento di proporre un'alternativa. Ce n'è un gran bisogno.

mercoledì 18 gennaio 2012

I tablet non sono PC!

Le analisi di mercato che si susseguono negli ultimi mesi sono indecise su come considerare il "fenomeno tablet": a volte sono incorporati nelle statistiche di vendita dei PC, a volte no, con conseguente ingiustificata confusione e titoli altisonanti senza significato.

Questo di Business Insider raggiunge vette notevoli:

Why include the iPad as a PC? Because it can do just about everything a PC does. It killed the netbook, which is counted as PC, so we think it should count.

Primo: un tablet difficilmente si avvicina alle funzionalità avanzate di un desktop/notebook. Secondo: se dovessimo seguire il ragionamento di "sostituzione", le automobili dovrebbero contarsi tra le carrozze vendute, gli abbonamenti per la pay-per-view tra i biglietti di cinema e teatro e gli SMS tra i telegrammi.

Dico quindi la mia: un computer "tradizionale" (notebook, netbook, desktop) monta un sistema operativo specificatamente sviluppato per esso. I tablet odierni hanno qualcos'altro, un sistema operativo specifico con funzionalità specifiche. Ecco perché secondo me rientrano in un mercato a sé stante.

Incoraggiando il ragionamento di Business Insider, inoltre, chi ci vieta di inserire anche gli smartphone all'interno del mercato PC?

mercoledì 11 gennaio 2012

I reporter di guerra

Oggi in Siria è morto un reporter, il francese Gilles Jacquier di France 2.

E, personalmente, provo sensazioni contrastanti di fronte ad avvenimenti tragici di questo tipo, sempre in bilico tra la rassegnata accettazione e un certo grado di malcelata rabbia.

Solo chi si è trovato coinvolto in tumulti di piazza o da stadio può figurarsi la follia che prende corpo e infiamma le menti di centinaia di persone contemporaneamente, mettendole violentemente e senza apparenti ragioni "valide" le une contro le altre.

L'accettazione deriva dal pensare che, beh... si tratta di una guerra, chiaro che qualcuno ci sbatta il muso, se poi non c'entri niente e ti ci vai a ficcare... sei ben conscio delle conseguenze che puoi portare a casa.
La rabbia sgorga dalla gratitudine per queste persone che, al di là delle motivazioni personali che li hanno spinti lì, ci informano sui crimini e le assurdità perpetrate in quei momenti; perché voglio vederli in faccia, dopo, quelli che "abbiamo solo ubbidito agli ordini".

Quindi... grazie Gilles per quello che hai fatto, anche se mi spiace che la tua passione ti abbia condotto alla morte. Ma sono convinto che, in fondo, se avessi voluto arrivare a 100 anni, avresti fatto altro.

lunedì 9 gennaio 2012

I riti di passaggio (che forse ci sono ancora)

Si dice spesso che al giorno d'oggi non esistono più i riti di passaggio verso l'età adulta.

Non più l'uscita da casa dei genitori; non più l'ingresso sempre più ritardato nel mondo del lavoro; non più l'esame di maturità oggi affidato alle commissioni interne; non più la leva militare, prima ammorbidita nella durata e poi eliminata del tutto.

Probabilmente l'unico evento davvero traumatico che ci spinge a tutta forza in prima linea, ci fa sentire un po' più soli e con un grande peso sulle nostre spalle è la perdita di un genitore. Per la mia sensibilità, in misura maggiore se si tratta del padre, ancor oggi spesso il collettore di tutta una serie di pratiche burocratiche e amministrative.

Ho visto proprio in questi ultimi giorni un caro amico stare lì, pronto a prendersi molte responsabilità, fiducioso di sé e con la scorza durissima di fronte al freddo della vita che ti entra nelle ossa. Circondato da donne incredibili, ognuna con i propri problemi, ma che insieme sono una forza della natura.

Forza C.