venerdì 19 agosto 2011

I costi(pati) della politica

Di fronte a crisi finanziarie, economiche e industriali come quelle che stiamo vivendo ormai da 4 anni, diventa inutile "fare il blogger" con i soliti discorsi che attaccano tutto e tutti.

Ho però capito una cosa: la manovra che ci viene chiesta deve essere strutturale, deve portare in pareggio spese e PIL.

Preoccuparsi solo di fare cassa per qualche decina di miliardi "una tantum" è inutile, visto il nostro debito vicino ai 2.000 miliardi di euro. Si deve trovare il modo, a partire da oggi, di rendere sostenibile il bilancio dello Stato.

Quindi mi chiedo: perché proponete di vendere gli immobili statali? Può essere un incasso veloce, ma non è questo il problema.

Quindi mi chiedo: perché proponete di tassare i capitali scudati? Moralmente ineccepibile, ma anche qui non centriamo l'obiettivo.

Quindi mi chiedo: perché proponete la tassa di solidarietà per 3 anni ai contribuenti forti? Credo sia una mossa azzeccata, ma al solito il problema è un altro.

Possibile che non ci sia nessuno che proponga un paio di provvedimenti che vadano nella giusta direzione? Dobbiamo davvero mettere in primo piano Prodi (ancora in giro il professore?) che dice l'unica cosa sensata, cioè che per tentare il pareggio di bilancio dobbiamo stare attenti alla ricevuta fiscale?

Dai cervelloni stra-pagati, fate le cose semplici che vinciamo facile!

(e ci mancano pure gli eurobond che sono solo carta straccia creata per permetterci di accumulare altri debiti)