Te ne stai lì, sdraiato e immobile come un rettile al sole, incurante di tutto e di tutti.
Mentre intorno a te si scatena l'inferno.
Nell'ordine: racchettoni con ritmico scambio di passaggi scoordinati, esperti di bocce improvvisati con una precisione nel tiro misurabile in metri, scalcinata partita di pallone senza porte e senza regole tutti contro tutti con calcio finale verso l'acqua e tutti di corsa a prenderla, maestri del frisbee con un quoziente di calcolo delle traiettorie e del vento prossime allo zero, jogger improvvisati che alzano nugoli di sabbia finissima trascinando i piedi accaldati e stanchi dopo cento metri di corsa.
Che bella estate, amore mio. (cit. Marco Carena)