lunedì 2 maggio 2011

Obama: tra Gheddafi e Bin Laden

L'annuncio di Obama di stamattina sull'operazione che ha eliminato Bin Laden mette in luce tutta l'ipocrisia di cui sono capaci gli Stati (in generale, non solo questi Uniti) quando si tratta di politica estera.

Riassumendo.
  1. Gli USA sono già stanchi di combattere in Libia.
  2. Pochi giorni dopo la Coalizione NATO, capeggiata da USA/Francia/UK, tenta di far saltare il banco e bombarda la casa del dittatore libico Gheddafi mancandolo di pochissimo.
  3. Dopo pochi giorni viene ucciso Bin Laden, che risiedeva proprio dove tutti hanno sempre ipotizzato, per rendere chiaro a Gheddafi che o se ne va oppure non ci sono problemi a farlo fuori.
  4. (Tengo fuori l'inizio della lunga rincorsa alla campagna elettorale per la rielezione o altri strascichi collegati di natura economica.)
Quindi, caro Barack,  non prendiamoci in giro. Tutto torna.

Ah... dimenticavo... a proposito di ipocrisia... mettere negli stessi 10 minuti di discorso alla nazione "abbiamo uccio Bin Laden" e "che Dio vi benedica, che Dio benedica l'America" mi fa sorgere il dubbio che Obama non sia cristiano. Perché se fosse cristiano qualcuno gli dica che ha sbagliato tutto... chi uccide sbaglia. Sempre. Comunque.