martedì 10 novembre 2009

Editoria Elettronica 2.0: la dolce (e amata) fine della fisicità dei libri

Stiamo andando alla deriva in un mare tempestoso, navigando tra contenuti di scarso valore pubblicati con scarsa fatica.

Il discorso si fa interessante per la prossima - successiva e vicina nel tempo - fase di editoria elettronica (ancora una volta, a basso costo e a basso interesse), come leggo sul blog di Sandrone Dazieri: io credo che tutto questo feticismo per la carta dei libri andrà scomparendo, così come è scomparso (puff!) l'amore per la fisicità della musica registrata.

E sarà molto bello così: la musica è ormai diventata bella in sé e non per lo splendido packaging del suo vinile; piace all'ascolto, non allo sguardo. Spero che la strada venga ripercorsa dai libri, che non saranno più belli perché hanno un'edizione di lusso, ma perché lasceranno nella mente e nel cuore emozioni e nozioni.