venerdì 10 giugno 2011

Ma le centrali nucleari francesi sono vicine! E allora?

Uno degli argomenti più usati dai sostenitori dell'adozione dell'energia nucleare in Italia è: ma se in Francia, a pochi chilometri dalla nostra frontiera, c'è un problema a una centrale nucleare ne andiamo di mezzo anche noi comunque!


La storia delle catastrofi nucleari ci insegna che questo non è vero, se non in minima parte. I danni causati dai problemi a un impianto nucleare si riversano sul territorio circostante, solo per pochi chilometri di raggio.

A Fukushima il territorio inabitabile si estende per 30 chilometri di raggio, non per centinaia. Quindi anche un problema a Nizza a noi non ci riguarda (se mettiamo anche le Alpi in mezzo siamo coperti anche da nord). Allo stesso modo non tutta l'Ucraina è inabitabile dopo il disastro di Cernobyl, ma solo la zona immediatamente intorno all'impianto.

Concludendo: l'obiezione delle centrali vicine non regge. Escludendo una prima ondata di vento radioattivo, il danno di un disastro in Francia sarebbe tutto della Francia, come è giusto che sia.