Essere innamorati nel 2011 è complicato; non tanto perché sia difficile trovare la persona giusta (anche se è quello che tentano in tutti i modi di farci credere), ma perché esprimere a gesti e parole questo sentimento è sempre più difficile.
Parto con le banalità. Viviamo in un mondo che ci bersaglia di stimoli visivi, sonori e comportamentali continui e sempre diversi da almeno 30 anni, e questo ci mette all’angolo. Ci troviamo annegati in una normalità quotidiana fatta di gesti già visti, frasi già dette, immagini già fissate, scene già vissute.
Come possiamo allora dimostrare alla nostra amata che il sentimento che proviamo è unico? Che non c’entra con gli stereotipi dei quali si è nutrita finora, sempre idealizzati o drammatizzati all’eccesso; che non vuole imitare niente e nessuno, perché noi ci sentiamo unici.
Non mi rimane, forse, che sperare di riuscire a mettere in fila un gesto dopo l’altro, una parola dopo l’altra, un sorriso dopo l’altro, uno sguardo dopo l’altro, fino a formare un flusso continuo e inestricabile di amore che solo lei possa riconoscere.
Perché questa mia vita, da quando ti ho incontrata, è dedicata solo a te.