Mi sono trovato in coda oggi, come milioni di miei concittadini, per esprimere il voto per le Elezioni Amministrative 2013. Gli edifici scolastici in questi giorni si aprono e mostrano la loro bruttezza a tutta la popolazione, con stanchi carabinieri che ne presidiano i corridoi con gli occhi incollati sui loro smartphone.
Ti ritrovi lì, pronto a mettere una, due, tre croci dopo averci pensato per settimane, ragionato per mesi, discusso da sempre, guardato trasmissioni tv o ascoltato dibattiti in radio, finalmente deciso che la scelta fatta nel segreto del proprio cervello sia davvero quella più giusta.
E ti guardi intorno, vedendo centinaia di facce pensando: ma davvero tutti ci avranno pensato così intensamente come ho fatto io? Oppure rivogliono solo indietro il loro IMU e virano verso Arcore, oppure ne han piene le tasche e puntano decisi verso quello che urla in tutte le piazze, oppure si affidano al solido impianto di un partito che ad ogni giro finge di cambiare, oppure...
Eppure tutti i voti valgono 1, quelli ragionati e quelli buttati lì con leggerezza.