Davvero non si capisce come si possa dar credito, visibilità, peso alle parole e alle posizioni di Daniela Santanchè (e il soprannome di Grillo, Santadechè, è molto buono).
Eppure in queste ultime settimane è tutto un fiorire di interviste, ospitate, come neanche al miglior Scilipoti.
È chiaro che si tratta di una manovra che nasce soltanto dalla volontà di rendersi notabile, desiderata, ricercata.
Perché in così tanti ci state cascando? Perché seguite le folli uscite di questa signora che non ha alcun futuro politico di rilievo, se non tenere movimentata la situazione del "fu" PDL per ancora qualche mese?
In questo i giornali (e Internet, ca va sans dire) sono ancora superiori alla televisione: una pagina dedicata alla Santanchè posso non leggerla e passare oltre con estrema soddisfazione, mentre se è ospite in un talk show non posso far altro che cambiare canale se non voglio sentirla parlare (quindi, caro Lerner, questa sera hai perso uno spettatore).