La crisi del mercato dell'auto europeo è sempre più conclamato. Un saldo netto che vede un -20% rispetto all'anno scorso, confermato mese dopo mese, con una puntualità e una spietatezza senza uguali.
La crisi colpisce soprattutto il mercato europeo, lasciando respirare marchi e mercati extra-europei (così la Fiat, con Chrysler sul suolo statunitense, riesce a mascherare la sua crisi).
Il caso è interessante: come si muovono le Case Automobilistiche? In Europa abbiamo due strategie opposte, quelle di Opel e Fiat.
La tedesca ha rinnovato con continuità il proprio catalogo negli ultimi paio d'anni, sfornando auto e restyling di modelli già esistenti per coprire con prodotti nuovi o rinnovati tutte le fasce di mercato occupate.
La torinese è invece ferma al palo, ha bloccato la messa in commercio di nuovi modelli in attesa di tempi migliori.
Qual è la strategia che è risultata vincente? Nessuna delle due.
Entrambe hanno perso molto, accumulato debiti e chiuso almeno un impianto di produzione in patria.
Questo spiazza, ci fa sentire impotenti, incapaci di ragionare per trovare una soluzione al problema che affligge migliaia di famiglie di operai e impiegati.
Forse è solo l'ora di cambiare auto...