venerdì 9 dicembre 2011
Comprensione della vecchiaia (del corpo)
Con l'avanzare dell'età - ogni giorno si è più vecchi di un giorno, no? - la decadenza del corpo non è più un mondo che non ci riguarda, ma che comprendiamo sempre meglio.
Non parlo degli acciacchi alla schiena o dell'inevitabile bisogno di sonno notturno o della sempre maggior fatica a trangugiare improbabili alimenti senza conseguenze o altre limitazioni fisiche in senso stretto. Intendo proprio la vecchiaia del "volto".
Ieri in metropolitana ho avuto una piccola illuminazione, e ho "visto" con gli occhi della mente, come le tre ragazzine quindicenni di fronte a me saranno tra 20 anni. Come si evolverà il loro naso, come nasceranno le borse sotto gli occhi, come ingrasseranno o resteranno longilinee. Da come parlavano sono riuscito a intuire quale sarà il loro atteggiamento nella vita, in ufficio, a scuola, in casa con il proprio compagno.
È stata un'esperienza interessante e insieme sgradevole su cui riflettere. A voi è mai capitato di scorgere il futuro?