sabato 7 aprile 2012
Che usino i soldi come vogliono
Capisco benissimo la delusione di coloro che votano o hanno votato Lega (Nord, Lombarda, Veneta, Ecc.) sulla spinta di un sentimento ingenuo e genuino di chi sentiva che l'amministrazione pubblica fosse troppo lontana dal proprio territorio. Perché il sentore dei molti padani, in fondo, era solo quello, tutto il resto è folklore.
Detto questo, da non interessato nelle vicende leghiste, mi chiedo: ma che ci importa di come spendono i "loro" soldi? I fondi dei militanti se li gestiscano come vogliono, i fondi dei "rimborsi elettorali"... anche. Tanto mica tornano indietro in ogni caso.
Dovrebbero spenderli per avere una sede del partito migliore? Oppure per aumentare la frequenza degli spot e delle affissioni in campagna elettorale? O per migliorare il quotidiano o la radio di partito? Mah...
Io ero già scandalizzato che il figlio di Bossi fosse nel Consiglio Regionale della Lombardia, senza alcun merito pregresso o alcuna gavetta politica. Solo per volere di lista bloccata. Già quello, fossi stato un iscritto o un simpatizzante della Lega, mi avrebbe fatto capire che il vento era cambiato, che il nepotismo e gli altri peccati della politica avevano contagiato anche la presunta verginità (?) dei padani.
Togliamo questi benedetti "rimborsi elettorali" o mettiamo la regola che "quello che non spendi ce lo ridai" e siamo a posto, no? Ma già sento le risate nei corridoi di Montecitorio e Palazzo Madama...